All’incontro, moderato dal giornalista Paolo Valentino, prenderanno parte l’autore per discutere di sicurezza, terrorismo, politica estera e del conflitto siriano: il tutto intrecciato sul filo del thriller internazionale che parte dai terribili fatti del Bataclan per arrivare alla vittoria di Donald Trump, penetrando le attuali dinamiche storiche e rimanendo perfettamente fedele alla cronaca.
SINOSSI: Stanley Kavanagh, ex militare alcolizzato ed esperto di informatica, è in cerca di vendetta dopo aver perso moglie e figlia nell’attentato al Bataclan.
Robert O’Malley è il vicedirettore della CIA. Teme un nuovo attacco negli Stati Uniti e ha bisogno di Kavanagh per scandagliare il deep web in cerca di ulteriori prove.
Dick Meyer scrive i discorsi del presidente Obama: ed è solo quando il suo mandato sta per scadere che Nadwa Musamih, bella giornalista piena di inquietanti segreti, preme per incontrarlo.
E quando Miša Bogdanov, ex agente russo finito a contrabbandare armi e petrolio in Siria, viene rapito dai jihadisti dell’ISIS, iniziano a delinearsi i contorni del più grande attentato mai compiuto sul suolo americano… Ma una task force si muove nell’ombra per prevenirlo. Nome in codice: Operazione Levante.
Tra agenti doppiogiochisti e interessi contrapposti, messaggi in codice nascosti in videogame e rapporti d’intelligence, questo thriller ci porta dentro le operazioni occulte che giorno per giorno salvaguardano il nostro mondo da chi vorrebbe portare l’inferno sulla terra.
FATTI REALI A CUI IL ROMANZO SI ISPIRA:
- All’indomani della notizia dell’istituzione di un nuovo Hub nella zona di Lago Patria (Napoli) per la raccolta e condivisioni di informazioni nell’area del Magreb e del Medio Oriente, torna di attualità il tema del controllo e dello spionaggio. Uno dei punti trattati nel romanzo è il programma Echelon di monitoraggio satellitare di tutta la comunicazione globale, formalmente dismesso da anni ma in realtà implementato secondo le rivelazioni dell’ex agente Snowden: ho immaginto che l’Nsa e la Cia utilizzassero un computer quantistico sperimentale (non ancora messo in commercio, ma verosimile) per controllare le comunicazioni in tutto il globo, incluso il mondo arabo, e per decrittare codici e password in modo da infilarsi in ogni andito della rete. Il nome del supercomputer è ZEUS: Sistema Zero di Elaborazione Unificata (pag. 78 e seguenti del romanzo)
- Sima, uno dei personaggi del romanzo, è la leader dell’YPJ, ovvero l’Unità di Protezione delle Donne con base nella regione autonoma curda siriana del Rojava, al nord: una forza militare le cui fila vengono ingrossate dalle tante donne liberate dai campi di detenzione e dalle “case di tolleranza” (in realtà vere e proprie case di tortura e stupro) dell’Isis. Assieme all’altra costola curda dell’YPG, l’Unità di Protezione del Popolo, l’YPJ è la vera forza che tiene a bada l’Isis e lo sconfigge militarmente sul campo, molto più di russi, turchi, alauiti siriani pro-Assad.
- L’idea progettuale dell’intero romanzo nasce dal paradosso saudita di fomentare gli animi, infuocare il pensiero wahabita di cui è infarcito il terrorismo jihadista dell’Isis e parallelamente il complotto ordito da una parte dell’Arabia Saudita, precisamente da una parte della famiglia reale, per colpire gli Stati Uniti e allentare i legami in modo da proseguire autonomamente la propria politica economico-energetica eppure al contempo mostrarsi alleati degli Stati Uniti e gestire la produzione/diffusione/esportazione di petrolio in accordo con l’America.
- Il personaggio di Francesca Sharif, che parte da Torre Annunziata e arriva a ingrossare le fila dell’Isis nella terribile brigata femminile a-Khansaa (la cosiddetta ‘polizia etica’ dell’Isis), è ispirato in parte a un personaggio realmente esistente, una ragazza nativa di quelle zone, cresciuta in Lombardia e all’improvviso fuggita da casa per raggiungere Raqqa e trasformarsi in una delle più terribili guerrigliere terroriste.