Mister Maurizi ci ha rilasciato un’ampia intervista che trasmetteremo integralmente nell’ambito della nostra rubrica Prima Pagina che andrà in onda venerdì (27 marzo) alle ore 8.10,13.15, 19.45. Tanti gli argomenti trattati.
Tra questi l’interruzione del rapporto con il massaggiatore de Novellis, “è andato via perchè non ha gradito di essere stato mandato in tribuna con la Juve Stabia” ci ha dichiarato l’allenatore.”Aveva chiesto una collaborazione che la società gli ha fornito ma dopo essere andato in tribuna al Menti ha chiesto di poter parlare con la società mettendosi in attesa. Non ha gradito di essere stato sostituito sul campo da un collaboratore più giovane. Convengo che sul rettangolo di gioco l’esperienza può essere importante. Dispiace anche a me che sia andato via.”
Mister Maurizi poi si sofferma sulla gara con la Juve stabia:”Abbiamo offerto un’ottima prestazione. E’ importante partire dal Menti per la nostra salvezza. Il modulo è questo 4-4-2 o 4-3-3, con pochi innesti sulla formazione base. Aver recuperato tutti ci permetterà anche di cambiare la formazione in corsa. Peccato che a Castellammare ancora una volta non sono stati visti due rigori per noi: il primo su tiro di Ciotola… ma poi abbiamo segnato; poi quello netto su Finizio. Bravi comunque tutti anche se voglio fare i complimenti ai due 94′ Armeno e Bulervadi, hanno stoffa, carattere ed umiltà. E poi c’è Impagliazzo: non capisco perchè prima non giocasse.”
Infine si Maurizi si sofferma sulla gara con la Lupa Roma:”E’ una gara da vincere. Non ci sono alternative anche se loro hanno due calciatori come Tulli e Del Sorbo che vanno per la maggiore. Sono contento di aver ritrovato gioco, squadra ed anche il pubblico che potrà aiutarci in modo concreto in questo finale di campionato. La società non ha sposato la linea dei tifosi sul biglietto gratuito? Non posso dire nulla non spettano a me queste decisioni.”
Di questo e di tanto altro si è parlato nella lunga intervista, In apertura un siparietto simpatico con il sosia isolano di Agenore Maurizi, Franco Baiocco.