“Gennaro, guarda lì. La condotta è saltata e l’acqua potabile finisce direttamente a mare”. Stavo passeggiando sul pontile Aragonese quando alcuni cittadini del posto mi hanno avvicinato per farmi notare la copiosa perdita d’acqua che fuoriesce dai bordi dello scivolo sotto il quale, negli anni cinquanta, vennero sistemate le condotte che dall’estate del 1958 portano sull’isola Verde l’acqua dalla Terraferma. La copiosa fuoriuscita dell’acqua si verifica in più parti dello scivolo e in alcuni punti la pressione con cui fuoriesce è molto forte. Si intervenga immediatamente per risolvere definitivamente il problema.
La cosa che rattrista di più è che sono anni che in più punti la condotta, anche a mare, perde e il fenomeno periodicamente continua a presentarsi nonostante i lavori effettuati nel tempo e anche di recente. Continuare a rattoppare le falle che si creano nelle tubature equivale a sprecare soldi pubblici allo stesso modo di come si spreca l’acqua che finisce a mare. E pensare che mentre oggi non si riesce neppure a mettere fine al suddetto spreco d’acqua provocato dalle continue perdite, negli anni cinquanta la costruzione di questa stessa condotta idrica sottomarina rappresentò nel mondo un evento straordinario e all’avanguardia che ci invidiarono tutti: da non credere! Cosa aspetta la regione Campania guidata dal Presidente Vincenzo De Luca a mettere definitivamente fine a questo inaccettabile spreco d’acqua con la sostituzione dei tratti di condotta che necessitano di essere sostituiti? In tutto questo i sei sindaci dell’isola d’Ischia continueranno ad essere inetti o pretenderanno, così come avrebbero dovuto fare da anni, dalla Regione la risoluzione definitiva del problema?
di Gennaro Savio
