ISCHIA, CONTINUA LA “CACCIA AL DISCHETTO”: COMPAIONO NUOVI FILTRI DEL DEPURATORE DI CAPACCIO PAESTUM

Ischia, ricompaiono i dischetti di plastica che qualche mese fa hanno invaso le spiagge isolane. Continua la “caccia al dischetto”.

Nello scorso mese di marzo migliaia di dischetti di plastica sono stati sversati in mare, a seguito di un guasto all’impianto di depurazione Capaccio-Paestum. Molti dei “carrier” si sono poi arenati sui litorali tirrenici, tra cui anche quelli ischitani: circa 3000 sono stati rimossi dalle spiagge isolane. In realtà ancora oggi se ne trovano tracce, non solo sulla costa, ma anche sui fondali marini.L’associazione Nemo Ischia ha diffuso una serie di immagini dei recenti rinvenimenti di cui è stata data notizia nell’ambito del progetto Clean Sea Life.

Riprendiamo un post pubblicato su facebook dall’Associazione Nemo Ischia.

” Questa foto, scattata ad Ischia a fine giugno, vuole testimoniare che i dischetti di plastica non sono eternamente flottanti ma, anzi, molto velocemente a quanto pare, acquisiscono una “galleggiabilità negativa” ed affondano. La foto è stata scattata a circa due metri di profondità e a questo punto ci chiediamo a quale profondità massima possano arrivare prima di diventare “neutri” e quindi vagare negli abissi, a perpetua memoria della stupidità umana.”

Il progetto Clean Sea Life promuove la “caccia al dischetto”: nel caso qualcuno trovi altri dischetti “carrier” è invitato a contarli, affiggere un cartello nel luogo del ritrovamento con su scritto il numero, e scattare una foto. In seguito può contribuire al progetto compilando il modulo online sul sito www.cleansealife.it nell’area denominata “dischetti”, per aiutare a capire l’entità dello sversamento e come si muove e da dove arriva la spazzatura che gira in mare. Grazie a questa iniziativa, finora si stimano 100.000 dischetti raccolti.

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