Caserma forestale a Casamicciola. Sull’assoluzione di tutti gli imputati interviene l’avvocato Bruno Molinaro, difensore nel procedimento dell’assopini e di un proprietario di un terreno confinante, annunciando il ricorso in appello avverso la sentenza del giudice Occhiofino:
“Le sentenze non si commentano ma si impugnano.
Ed è fuor di dubbio che, avverso la sentenza del giudice monocratico Occhiofino, proporremo tempestivo appello a salvaguardia degli interessi civili.
Nel contempo presenteremo richiesta motivata al P.M., che aveva chiesto la condanna degli imputati, di proporre impugnazione ad ogni effetto penale così come previsto dall’art. 572 c.p.p.
Ci sarà pure un giudice a Berlino!
La mia personale convinzione è che uno scempio come quello del Bosco della Maddalena, che ha determinato un vulnus ai valori paesaggistici di proporzioni incalcolabili, non possa rimanere impunito, in ispecie alla luce del fatto che le opere erano state oggetto di ordinanza di demolizione da parte dello stesso Ufficio Tecnico del comune di Casamicciola ed erano state, altresì, ritenute illegittime già nel 2009 dalla Soprintendenza con formali provvedimenti cui sia il Ministero che il Provveditorato avevano fatto acquiescenza”.