Ischia calcio. Si chiude l’anno con i botti… e che botti! Il presidente Carlino passa la mano al gruppo Dambra e salutando evidenzia le tante cose che lo hanno ferito mettendolo in condizione di lasciare: tanti soldi spesi, acquisti che non hanno dato quanto sperato, la gestione della squadra che ha lasciato molto a desiderare, la richiesta senza riscontro di rispettare l’età media per far giungere i contributi dalla lega. E poi i rapporti divenuti tesi con lallenatore Campilongo e con il gruppo isolano in società. Tanti oneri da rispettare finiti sulle spalle di una sola persona. D’altra parte l’allenatore critica l’uscita del presidente dalla società ed evidenzia alcune spettanze non ancora corrisposte a calciatori della rosa di oggi e di ieri. La frattura così diventa ancora più netta. Ma probabilmente, anzi certamente, invece di finire nel dimenticatoio per l’uscita dalla società di Lello Carlino, rischia di prendere dimensioni ancora più grandi ed ingombranti. La palla passa ora al neo gruppo dirigente che deve gestire una squadra, ma sopratutto un gruppo di persone che si muovono autonomamente secondo propri interessi ed idee… un gruppo troppo eterogeneo per essere considerato SOCIETA’. Al gruppo Dambra il gravoso onere di rimettere insieme quello che fino a qualche mese fa era non solo una squadra di calcio, una società, ma l’orgoglio dell’Isola d’Ischia. Il primo passo è la decisione di un “SILENZIO STAMPA” per tutti i tesserati. Ma sembra quasi un monito dal significato:”SILENZIO CHE ORA SI OPERA… SI DEVE OPERARE”. E quanto tutti si attendono: che gli interessi dell’ Ischia tornino ad essere protagonisti su chiacchiere e posizioni di parte!