Il Movimento Neoborbonico ha inviato al sindaco di Napoli Manfredi una richiesta urgente di rimozione dell’allestimento “Tu sì na cosa grande” visto il dissenso già diffuso in città, vista l’incomprensibità del “messaggio”, vista l’ambiguità dello stesso messaggio con un richiamo addirittura a simboli fallici, vista l’assoluta incoerenza dell’opera rispetto ai luoghi storici in cui è stata inserita (piazza Municipio e Maschio Angioino), visti i costi elevati sia per l’allestimento che per la gestione. È stato anche inviato (gratuitamente) al Comune un progetto per sostituirla con dei semplici pannelli con notizie e immagini della trimillenaria storia di Napoli. Con la richiesta anche un appello a rispettare di più Napoli, la sua identità, le sue radici e i suoi valori tutt’altro che richiamati nell’opera in questione che, forse solo secondo le intenzioni dell’autore, sarebbe un omaggio a Pulcinella.
I neoborbonici, dopo le polemiche della recente Venere degli Stracci nella stessa piazza e vista anche l’assenza di progetti, si chiedono anche quale sia l’idea di Napoli nei suoi amministratori. È evidente che da troppo tempo (più o meno un secolo e mezzo) mancano nella ex capitale del Regno delle Due Sicilie classi dirigenti radicate e fiere e in grado di rappresentare una storia gloriosa che, dai Greci ai Borbone, potrebbe fornire tanti spunti per una reale e proficua valorizzazione non solo culturale. I turisti, del resto, amano Napoli per quella storia e non per strane Veneri e strani Pulcinella.