TRASPORTI MARITTIMI. CAREMAR SOTTO ACCUSA, VITO IACONO: “IL TRAGHETTO NON HA ASPETTATO I GIOCATORI DELLA FORIO BASKET”

La compagnia di navigazione Caremar è nuovamente al centro delle critiche per una serie di disservizi e incidenti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Già il 3 agosto, una nave aveva avuto problemi con il portellone, costringendo l’equipaggio a far sbarcare i passeggeri da una porta laterale; il portellone si era poi sganciato e finito in mare.

Il 26 agosto, il portellone del traghetto Fauno si è bloccato a Casamicciola, suscitando proteste sui social. L’1 novembre, l’aliscafo Achernar ha viaggiato con 30 minuti di ritardo per un problema tecnico, scatenando malumori tra i passeggeri. Due giorni dopo, il traghetto delle 21:55 da Napoli è partito con oltre un’ora di ritardo.

Il 4 novembre, il traghetto delle 13:50 non ha aspettato due giovani giocatori di basket in ritardo, suscitando ulteriori proteste. Il controllo documenti ha rivelato che uno dei ragazzi non era residente a Forio, obbligandolo a prendere un altro mezzo, questo è quanto riferisce Vito Iacono Presidente della Forio Basket in un post sui social ammonendo la compagnia per la scarsa manutenzione e il mancato rispetto degli orari, chiedendo maggiore attenzione e buon senso nella gestione del naviglio.

Il post denuncia: “Oggi sono andato ad accompagnare la squadra Under 19 del Forio Basket in partenza con il traghetto CAREMAR delle 13:50 per la prima partita dell’anno.
Purtroppo i ragazzi, per motivi scolastici, (sono cominciati i doppi turni a scuola), erano solo in 7 di cui 2 in ritardo.
Appena arrivati all’imbarco gli operatori hanno chiesto se aspettavamo ancora ragazzi perché dovevano mollare.
Mi sono permesso di lamentare che sembrava strano che una compagnia che, proprio ieri, ha avuto problemi di gravi e grandi ritardi avesse tanta solerzia a rispettare l’orario di partenza.
La risposta è stata quella di controllare i documenti a tutti i passeggeri e così i grandi eroi hanno potuto verificare che uno dei ragazzi che quest’anno gioca con il Forio Basket non è residente a Forio, come spesso capita alle tante associazioni sportive ed hanno chiesto, giustamente, il biglietto ordinario, ma ormai era tardi per andare a farlo e così il ragazzo è dovuto andare con altro mezzo.
Anche se poi in un tentativo di recupero di un minimo di buona coscienza ci hanno proposto di dare il documento in ostaggio ed andarlo a fare a Napoli. Ma c’era un minimo di dignità da salvaguardare e si è preferito vincere imbarazzo e cambiare mezzo.
Stessa solerzia, la compagnia, che ancora gode ti tanti milioni di euro di contributi, pratica al momento della bigliettazione, anche per le società sportive, ignorando il ruolo sociale che le stesse hanno sul territorio e gli sforzi che si fanno per portarle avanti.
Si tratterebbe solo di praticare un minimo di buon senso, vista la grande pazienza che i passeggeri hanno per i tanti disservizi procurati dai tanti limiti strutturali e di sicurezza della compagnia.
Magari se avessero tanta solerzia ed attenzione nella gestione del naviglio tanti disservizi e gravissimi episodi non si verificherebbero.
Alla fine 2 ragazzi sono pariti con un altro aliscafo ed il terzo con un altro ancora.
Che dire, grazie e complimenti al solerte controllore che ha, giustamente, bloccato il giovane clandestino giocatore di basket, al comandante che non ha, giustamente, aspettato i 2 ragazzi in ritardo, quelli si che erano residenti.
E così con il traghetto delle 13:50 sono partiti solo 4 atleti e 3 accompagnatori, a fronte dei 10 biglietti emessi, sperando che si ricongiungano a Napoli. A basket è obbligatorio andare in campo in 5.
Per il resto sarebbe bene ricordare alla compagnia che prende soldi pubblici ed ai propri operatori che la loro attività ed il loro lavoro vive perché navigano su di un mare che è di tutti ed ormeggiano in porti che sono di tutti ed alla giusta solerzia in materia di puntualità e controlli farebbero bene a provare altrettanto imbarazzo e vergogna quando cadono portelloni, partono in ritardo o si rompono mezzi. O, ancora meglio, usare un pò di buon senso.
Evidentemente i soldi di contributo, anche quelli di tutti, non vengono adeguatamente usati per manutenzione e rinnovamento del naviglio!!!”

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