Vito Iacono, consigliere di minoranza del Comune di Forio, ha espresso critiche nei confronti delle recenti esercitazioni di protezione civile organizzate nel comune. In un post sui social, Iacono ha definito tali esercitazioni una “farsa” e un’ “inutile esibizione”, considerandole un’offesa alla memoria delle vittime e al dolore ancora vivo della comunità.
Iacono ha evidenziato la mancanza di attività di informazione e formazione per la cittadinanza, nonché il mancato coinvolgimento del mondo della scuola e dell’associazionismo in percorsi tesi alla prevenzione e alla sicurezza. Secondo il consigliere, l’attenzione dovrebbe essere rivolta a garantire il diritto alla vita, alla casa e alla sicurezza, piuttosto che a opere pubbliche di dubbio gusto e priorità, soprattutto quando ci sono ancora centinaia di sfollati da sistemare.
“Le priorità erano e sono ben altre! Ed è bene ricordarlo oggi, soprattutto a chi ha pensato che la frana e il dolore, e la morte potessero rappresentare un affare ed a chi li applaude! Non mi resta che chiedere scusa, anche per loro, che avrebbero fatto bene a stare zitti, almeno oggi!” ha concluso Iacono nel suo post.
ecco il testo integrale:
“Rivendicare risultati che non si percepiscono, organizzare la farsa di una esercitazione di protezione civile che sa tanto di una inutile esibizione è una offesa a chi soffre ed il modo peggiore per ricordare le vittime, per dare un senso ad una immane tragedia.
Un’offesa alla memoria, al dolore ancora vivo, alla paura, alle incertezze.
Non mi sono note attività di infomazione e di formazione della cittadinanza, non mi è noto il coinvolgimento del mondo della scuola e dell’associazionismo protagonisti di un percorso epocale teso alla prevenzione, alla sicurezza ed a conoscere le buone prassi per salvare la propria vita e quella degli altri, perché tragedie così non si ripetano più .
Il diritto alla vita, alla casa, a vivere in sicurezza, a vivere nel proprio paese di origine, il diritto al futuro svenduti per un marciapiede, per opere di dubbio gusto, qualità, ma soprattutto inopportune quando hai ancora centinania di sfollati da sistemare.
Le priorità era e sono ben altre! Ed è bene ricordarlo oggi, soprattutto a chi ha pensato che la frana e il dolore, e la morte potessero rappesentare un affare ed a chi li applaude!
Non mi resta che chidere scusa, anche per loro, che avrebbero fatto bene a stare zitti, almeno oggi!”