La proposta di introdurre un ticket d’ingresso per Via San Gregorio Armeno, avanzata da un consigliere comunale, ha scatenato polemiche in città. Le Botteghe di San Gregorio Armeno hanno espresso la loro contrarietà, e la consigliera regionale Marì Muscarà è intervenuta per sostenere gli artigiani, criticando la gestione turistica del Comune di Napoli.
Muscarà ha dichiarato che Napoli, con la sua vastità e il suo Centro Storico, non è paragonabile a Venezia. Ha sottolineato la necessità di azioni concrete per contenere e gestire il turismo, piuttosto che misure superficiali come un biglietto d’ingresso. Secondo la consigliera, il problema non è far pagare, ma organizzare un turismo programmato e pianificato, cosa che il Comune di Napoli non è in grado di fare.
La consigliera ha evidenziato l’importanza di distribuire i flussi turistici su tutta la città, evitando l’eccessiva concentrazione nei decumani. Ha suggerito di allargare l’orizzonte del turismo a luoghi come Capodimonte, il Conservatorio, le Catacombe della Sanità e altri tesori nascosti di Napoli. Muscarà ha insistito sull’importanza di una programmazione annuale che renda Napoli visitabile e vivibile in tutte le stagioni, valorizzando l’arte, la cultura e la storia della città.
“Far pagare un ticket di ingresso in un suolo pubblico è una cultura che non appartiene a Napoli, che è e resta di tutti ma va tutelata,” ha concluso Muscarà.