DOMENICO SAVIO E VITO IACONO INDICONO UN’ASSEMBLEA PUBBLICA PER IL CONSIGLIO COMUNALE NEGATO

Perché Forio sta letteralmente morendo, dopo il tragico passato amministrativo, sotto il peso soffocante dell’accentramento del potere, dell’autoritarismo volgare, della paralisi della vita amministrativa, dell’assenza di concretezza ed efficienza nel governo del paese, delle liti di palazzo per mal governare i problemi sociali, delle vergognose nomine-assunzioni clientelari, politiche ed elettorali, delle minacce di allontanamento dall’aula consiliare dei consiglieri di opposizione, dell’umiliazione politica dell’istituzione democratica e popolare del Consiglio comunale, che non viene convocato da quattro mesi:

ecco il modo arrogante e fallimentare dell’amministrazione di Francesco Del Deo!

VENERDI’ 28 APRILE 2014 ALLE ORE 18,30 NELLA SALA

CONSILIARE DEL VECCHIO PALAZZO MUNICIPALE

ASSEMBLEA POPOLARE

PROMOSSA DAI CONSIGLIERI COMUNALI DI FORIO DI OPPOSIZIONE DOMENICO SAVIO E VITO IACONO NELLA RICORRENZA DEL 28 NOVEMBRE 2013, GIORNO DELL’ULTIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE E DOPO CHE PER QUESTO E’ STATA CHIESTA LA REVOCA DALLA CARICA DEL PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, PERCHE’ DINANZI ALLE DRAMMATICHE CONDIZIONI SOCIALI DEL PAESE L’ASSEMBLEA ELETTA DAL POPOLO NON PUO’ CONTINUARE AD ESSERE IGNORATA!

Dinanzi allo sfascio generale del paese i sottoscritti chiedono la convocazione urgente del consiglio comunale per fermare la deriva sociale in atto e per rispondere ai bisogni e alle attese della popolazione affrontando e risolvendo, in modo particolare, i seguenti problemi:

individuazione e nomina delle commissioni consiliari permanenti; criteri di nomina dei rappresentanti del Comune negli organismi dirigenti degli enti e aziende partecipati; costituzione dei consigli di quartiere a Forio centro e del consiglio di frazione a Panza; il recupero del porto dall’affarismo privato; l’inquinamento del mare e del territorio; la costruzione del depuratore, l’ammodernamento e completamento della rete fognaria; la chiusura di alcuni alberghi e della spiaggia di Cava dell’Isola; la crisi del turismo, delle attività commerciali, artigianali, della pesca, del settore dell’edilizia e del lavoro, per i giovani in modo particolare; l’ampliamento delle spiagge libere; la gestione pubblica dei servizi sulle spiagge; la redazione di progetti per lo sviluppo strutturale del paese, per i quali chiedere il finanziamento alla regione Campania e alla Comunità Europea; l’elaborazione, finalmente, del piano urbanistico comunale; la Ego Eco, pulizia del paese e individuazione dell’area di trasferenza delle immondizie; il diritto alla casa e costruzione di case economiche e popolari; la questione del Bar Maria Internazionale; lo sfruttamento delle risorse geotermiche; la messa in sicurezza della rete viaria comunale; l’organizzazione della formazione scolastica sul territorio comunale, oltre ai problemi della mensa scolastica e dello scuolabus; il risanamento dei quartieri baraccati, a partire da quelli De Pretis e Zerbi; eccetera, eccetera, eccetera.

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