È dalla Campania che Forza Italia vuole ripartire. È dalla Campania che rinasce la nuova Forza Italia. Lì, infatti, gli azzurri hanno ottenuto il miglior risultato alle deludenti europee del 25 giugno, con un quasi 24% che – unico caso in tutta Italia – gli è valso il secondo posto dietro al Pd e davanti al Movimento 5 Stelle, contro la media nazionale del 16,8%. Peccato però che proprio in Campania il partito di Silvio Berlusconi siano più diviso che mai, preso com’è da lotte tra territori, correnti e ras locali. Uno spaccato di questa situazione è emerso venerdì scorso alla convention al Teatro Mediterraneo di Napoli, alla quale – tanto per cominciare – non ha preso parte mister 284mila preferenze Raffaele Fitto, cioè il capolista nella circoscrizione Mezzogiorno e più votato di Fi alle ultime europee. La polemica in corso con la richiesta di primarie a tutti i livelli è nota. «Non sono stato invitato» ha fatto sapere lui polemicamente, ricordando di aver già in precedenza organizzato un appuntamento di ringraziamento degli elettori a Napoli proprio per quel venerdì, salvo poi ritrovarsi convocata nella stessa data la convention promossa dal consigliere politico di Berlusconi, Giovanni Toti. Così Fitto s’è presentato a Napoli il giorno prima a incontrare gli industriali, e il giorno dopo s’è fatto di nebbia. La deputata napoletana, Alessandra Mussolini, gli ha riservato questa frase: «Fitto non viene qui? E salutame a mammeta!». Non s’è fatto vedere nemmeno Clemente Mastella, arrabbiatissimo dopo la bocciatura alle regionali (secondo dei non eletti con poco più di 60mila preferenze), e nemmeno sua moglie Sandra Lonardo, consigliere regionale di Fi da alcuni data in procinto di divenire assessore, ma ora passata in secondo piano dopo le sfuriate del marito contro il coordinatore regionale Domenico De Siano. Non c’era la Lonardo come non c’era l’altra consigliera regionale Bianca D’Angelo e nemmeno il senatore del Gal, Vincenzo D’Anna, fedelissimo di Nicola Cosentino e tra i promotori di Forza Campania, il gruppo di scissionisti in Regione che ha fatto traballare più volte il governatore Stefano Caldoro (la capogruppo Paola Raia stava ‘nascosta’ in quarta fila). Ma proprio Forza Campania, decapitata per l’assenza del suo leader Cosentino tornato dietro le sbarre, pare aver perso la sua carica propulsiva, tanto che due consiglieri regionali sono già da tempo rientrati nei ranghi (Sergio Nappi e Antonia Ruggiero). Chi invece c’era, e nessuno l’aspettava, è Mara Carfagna. Le hanno imputato lo scarso risultato di Fi nella sua Salerno (un misero 15,71%), e soprattutto Berlusconi è rimasto molto deluso dal sostegno di Mara alle istanze di Fitto. La Carfagna venerdì è arrivata a manifestazione iniziata ed è stata fatta accomodare attorno alla vera ‘regina’ del momento nonché astro nascente di Fi: Francesca Pascale, fidanzata dell’ex premier. Tutti a cercare Francesca, che proprio quel giorno dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno aveva lanciato la svolta laica e liberale di Fi inneggiando alle unioni civili. Tutti per la 29enne da Fuorigrotta, che alla vicina di sedia Mara ha dedicato appena uno sguardo facendo calare un imbarazzante gelo. Dal palco, l’eurodeputato e assessore regionale uscente, Fulvio Martusciello, ha rilanciato la leadership di Berlusconi, e come lui ha fatto Toti, che s’è ben guardato dall’invocare l’unità del partito. A frenare le ambizioni di Fitto in tema di primarie ci ha infine pensato ieri, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, il governatore Caldoro, pronto a tentare il bis nel 2015. «Le primarie sono uno strumento, non un tema centrale del dibattito politico come possono essere quelli della sanità, del lavoro e del trasporto pubblico». Altre bacchettate a Fitto – e pure a Mastella – sono poi arrivate dal coordinatore De Siano in un’intervista di ieri a il Mattino. D’altronde, proprio De Siano venerdì scorso dal palco del Teatro Mediterraneo è arrivato addirittura a sdoganare il ‘cerchio magico’ berlusconiano, facendo capire – pur in mezzo alle battute – chi sia la nuova leader di Fi, almeno in Campania, ossia, Francesca Pascale, con al suo fianco la senatrice e tesoriera del partito, Maria Rosaria Rossi, campana pure lei.
di Giovanni Bucchi
da Italiaoggi.it