Circa una settimana fa è stata data notizia di un gatto randagio in gravi condizioni di salute rinvenuto, praticamente moribondo, da un dipendente dell’EVI di fronte al proprio ufficio. Fu chiamato il servizio veterinario dell’ASL ed il dott. Giacomo Bellezza venne personalmente a prelevare il gatto. Infausta la diagnosi: leucemia felina, una malattia che non lascia scampo. Prestate le cure del caso (flebo e medicinali per idratare, nutrire e curare il micio), l’animale fu trasferito presso l’ambulatorio ASL di Serrara Fontana. Ebbene, a distanza di alcuni giorni le notizie sono clamorose: il felino trovatello, peraltro di età avanzata (stimata in dieci anni), ha fatto miglioramenti incredibili, quasi a confermare il detto sulle molteplici vite di questi animali. Ha ripreso a nutrirsi regolarmente, è diventato attivo e lo si è potuto rimettere in libertà (sebbene “vigilata”) nell’ambiente attiguo all’ambulatorio. Aveva anche un ascesso in bocca, che gli impediva di mangiare, e che è stato rimosso dai veterinari. Insomma, seppur “malato incurabile”, a questo povero micio è stata restituita una discreta dignità di vita e consentito di trascorrere gli ultimi suoi tempi in una condizione di autonomia.