I Verdi e la radiazza dicono basta alle le slot machine in ogni luogo facilmente accessibili ai minorenni ed anche ai bambini. In particolare i traghetti per le isole di Ischia, Procida e Capri sono disseminati di queste slot spesso posizionate dinnanzi ai bar di bordo e utilizzate da frotte di ragazzini e bambini accompagnati quasi sempre dai genitori. “In due mesi – denunciano il membro dell’esecutivo nazionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – abbiamo raccolto 130 foto di genitori che insegnano anche a bambini di 3/5 anni a giocare con le slot. Fin da piccoli vengono indirizzati in modo malsano verso questi giochi. Le imprese faranno pure affari d’oro ma i loro primi clienti sono le famiglie che in modo assolutamente diseducativo educano i loro figli a trovare normale questo mondo. Gli operatori che fanno affari senza scrupoli in questo settore sono a nostro avviso moralmente responsabili dei suicidi, dell’indebitamento e delle famiglie sfasciate a causa della febbre del gioco”. “Sui traghetti per le isole ,che oramai sono diventati delle vere e proprie bische galleggianti – continuano Borrelli e Simioli -i primi giocatori, stanno diventando i minorenni. I genitori invece di sgridarli insegnano loro come giocare d’azzardo davanti agli occhi indifferenti dei titolari e del personale di bordo. In una traversata di quasi due ore si spendono migliaia di euro. Una assurda follia. Ci sono persone che si imbarcano solo per giocare e genitori che passano il tempo ad insegnare ai propri bambini come giocare alle slot immaginando anche che la mano di un innocente sia più fortunata nel premere il tasto vincente. Come è possibile che le autorità preposte non intervengano? E’ assurdo che le compagnie che gestiscono i trasporti nel golfo napoletano, che espletano, è bene ricordarlo, un servizio pubblico, non hanno ancora deciso di mutuare i meritevoli comportamenti di centinaia di esercenti commerciali che hanno scelto di non installare alcuna macchinetta “mangia soldi” nelle loro attività, per non incentivare questo fenomeno, contribuendo così ad una consistente riduzione di queste vere e proprie patologie che sempre più spesso stanno rovinando intere famiglie”.