Non una semplice commemorazione, ma soprattutto un ricordo, anche nostalgico di padre filippo strofaldi, il “vescovo con la chitarra”. E così ad un anno dalla scomparsa, gli amici di sempre, ma anche chi semplicemente lo ha incontrato in una celebrazione, in una visita pastorale, in un incontro informale per strada, tanti hanno voluto raccogliersi in preghiera ieri sera nella chiesa cattedrale. C’era tutta la chiesa ischitana, il popolo di dio che in 14 anni ha avuto come pastore padre filippo, il vescovo che sarà ricordato per il ritorno delle spoglie mortali di san giovan giuseppe della croce ad ischia, e per il quale il borgo di ischia ponte è già addobbato a festa…Padre filippo sarà ricordato anche per la storica visita del santo papa giovanni paolo II, in quella domenica 5 maggio 2002 che resterà scolpita nei cuori di tutti, grandi e piccoli. C’è il clero ischitano ieri attorno all’altare, e tra questi anche seminaristi che nel frattempo sono stati ordinati sacerdoti, ed anche quelli che hanno inflitto qualche ferita nel cuore di padre filippo, lungo il loro cammino… C’era la parte delle autorità, con le forze dell’ordine schierate in divisa e le autorità, sindaci, vice e loro delegati. Ma sull’altare, c’erano i prelati-amici di padre filippo, con il suo successore mons.pietro lagnese: da mons tommaso caputo, arcivescovo di pompei, a mons, angelo spiniello, vescovo di aversa, mons.gennaro pascarella, vescovo di pozzuoli e mons.lucio lemmo, vescovo ausiliare di napoli, presente anche in luogo del cardinale di napoli, crescenzio sepe. A presiedere la santa messa, mons.bruno forte, arcivescovo di chieti-vasto che con padre filippo ha condiviso tutte le tappe fondamentali del reciproco cammino di fede e pastorale…”Lo sento molto vicino nel mio attuale cammino episcopale…”, ha esclamato don bruno nel ringraziare la chiesa di ischia per aver voluto mantenere la “memoria di padre filippo”, con un libro che ne tratta la vita e le opere… “sono contento che abbiate accolto il mio invito a partecipare a questo momento”, ha sottolineato col cuore mons.lagnese. Il vescovo con la chitarra, perchè padre filippo non faceva mistero di questa sua passione per il canto: accompagnava con il canto le sue catechesi anche all’estero, nelle varie giornate mondiali della gioventù; realizzò anche un cd, con il giardino dei semplici, “canta e cammina”, presentato in una sera del 2000 al palazzetto dello sport, con il commento – manco a dirlo – di don bruno forte…. Padre filippo, in uno degli ultimi incontri fortuiti, ebbe a scherzare proprio sul numero 14: nato il 14 agosto, venuto ad ischia il 14 febbraio, rimasto pastore della diocesi isolana per 14 anni… Di padre filippo, oltre alle immagini, ufficiali e non, i cd, le interviste, le celebrazioni, i ricordi personali, resta un libro, che prova a dare un ordine al ricordo di una vita, trascorsi da pastore, tra le scuole e le parrocchie napoletane, fino ad approdare sull’isola verde…”sono venuto a vivere con voi”, disse il 14 febbraio 1998; ed è tornato qui, per chiudere questa parentesi, vissuta 72 anni…
