Roma, 22 dic. (Adnkronos) – “Io credo che il Pd debba definire un progetto assieme a un campo progressista, ma molto civico. Alla Capitale serve una squadra e non un uomo solo. Non si può partire dai nomi, bensì da progetti che tengano insieme tutte le straordinarie energie presenti in questa città”. Lo dice Walter Verini del Pd a Affaritaliani.it.
E con Calenda come la mettiamo’ “Non mi sento di escludere nessuno. Al tempo stesso, però, ritengo non sia possibile candidarsi in solitaria e poi chiedere l’appoggio di tutti. Le candidature vanno costruite attraverso la condivisione e non le autocandidature. Ci vuole generosità politica, anteponendo il futuro della Capitale ai destini personali”.
“Calenda può e deve dare mano, ma non può dire: ‘ io sono candidato, appoggiatemi’. Una casa la si costruisce dalle fondamenta e non dal tetto. Costruita una idea per il futuro di Roma, coloro che stringeranno il patto per renderla realtà decideranno la leadership più adatta e competitiva”.