Una sinergia tra l’Osservatorio Vesuviano e l’Energia Verde Idrica (EVI) spa sarà presto operativa per sorvegliare i movimenti del suolo dell’isola d’Ischia, sia per motivi scientifici che di protezione civile. La richiesta di collaborazione, formulata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia attraverso Giuseppe De Natale, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, è stata accolta da Pierluca Ghirelli, liquidatore dell’EVI spa, gestore del ciclo idrico integrato sull’isola d’Ischia. A breve, quindi, presso l’area del serbatoio idrico del Montagnone Alto, al confine tra i Comuni di Ischia e Barano, sarà installata una ‘stazione tiltmetrica da pozzo in acquisizione continua’: un’apparecchiatura che avrà lo scopo di monitorare le deformazioni e le inclinazioni del suolo nel tempo, acquisendo e trasmettendo dati senza interruzione. La stazione del Montagnone Alto sarà uno dei tre punti in cui si articolerà la rete tiltmetrica dell’isola d’Ischia (gli altri due saranno installati a Barano ed a Forio). La stazione tiltmetrica sarà composta da un contenitore nel quale troveranno alloggio il sistema di acquisizione, alimentazione e trasmissione dei dati (computer, modem, batterie, caricabatteria); il sensore tiltmetrico sarà inserito alla base di uno scavo di diametro di dieci centimetri e profondo 25 metri, chiuso in superficie con un tombino. La decisione di utilizzare l’area dove sorge il serbatoio del Montagnone Alto è venuta dopo un incontro tra gli scienziati dell’Osservatorio Vesuviano e Franco Trani, capo dell’area tecnica dell’EVI spa.