Sulla vicenda della morte, e prima della scomparsa, di Antonella Di Massa, tanti lati restano ancora oscuri. La 51enne di Casamicciola, ricordiamo che è scomparsa a Succhivo, nel comune di Serrara Fontana, il 17 febbraio scorso e qui è stata ritrovata, senza vita, il 28 febbraio. Sulla vicenda l’avvocato Paolo Rizzotto è intervenuto più volte, cercando di dare luce ai tanti aspetti che, sembra, si cerca di mantenere nascosti. Ecco l’ultimo intervento di Rizzotto che analizza gli atti degli inquirenti e le scelte fatte dalla famiglia: “Si va verso l’archiviazione – la famiglia è da tempo in possesso dei risultati delle perizie degli esperti nominati dalla procura e quindi conosce la causa “tecnica” della morte di Antonella, ma non proporrà opposizione alla archiviazione – Antonella andò a Succhivo perché doveva incontrare una persona che conosceva”.
Ecco, di seguito, l’analisi dell’avv. Rizzotto che fotografa i vari passaggi di una storia che si vuole archiviare senza che ne vengano approfonditi molti aspetti.
Il Pm a cui è stato affidato il caso di Antonella Di Massa si avvia a chiedere formalmente l’archiviazione nei termini previsti dalla legge ( trattandosi di reato che nella ipotesi accusatoria era istigazione al suicidio a carico di ignoti ), e cioè nei tre mesi dalla scadenza del termine di sei mesi – questo è il termine previsto per i reati ipotizzati a carico di autori ignoti – entro cui svolgere le indagini, salvo autorizzazione a proseguire le indagini. Confermo- spiega Rizzotto- che nei mesi scorsi sono state sentite in qualità di persone informate dei fatti dei residenti nella zona in cui è stato ritrovato il corpo della povera Antonella. Una persona in particolare che abita in quella zona è stata sentita più volte. Gli inquirenti hanno infatti ipotizzato che Antonella potesse essere entrata in contatto con qualcuno durante i giorni in cui era ancora viva, tenendo presente che è morta non oltre le 48 ore dal ritrovamento.
E molte persone sono convinte che Antonella doveva incontrare una persona della zona che conosceva. Ma dalle indagini non sono emersi elementi tali da poter formulare una ragionevole previsione di condanna nei confronti di qualcuno (cfr. nuovo testo art. 408 c.p.p.cosi come riformato dalla riforma Cartabia). E allora la procura chiederà l’archiviazione , l’istanza sarà notificata alla parte offesa (marito-figlie di Antonella ), che sono sicuro non presenterà opposizione, e sarà naturalmente il Gip a pronunciarsi. La famiglia ha in mano da tempo i risultati di autopsia e perizie ma ha scelto di non divulgarli , almeno finora. Probabilmente a breve anche gli ineffabili giornalisti di Chi l’ha visto ? torneranno a parlare di Antonella dopo un silenzio assurdo e lunghissimo.
Io attendo i prossimi eventi e poi pubblicherò una mia ipotesi su come possono essere andate le cose.
di Paolo Rizzotto