“L’avvenuta privatizzazione dell’ex società Caremar, voluta dal centrodestra ed attuata dal centrosinistra di De Luca il 16 luglio del 2016 – pone la mobilità marittima del Golfo di Napoli nelle mani di un gruppo di armatori che di fatto monopolizza il settore e crea, con la complicità della politica regionale, delle istituzioni locali e dei sindacati tradizionali ( cgil in testa! ) problemi di licenziamento, di riduzione del personale imbarcato e di sfruttamento dei restanti, con stress e complicazioni nel campo della salute individuale e della sicurezza collettiva in navigazione.
Il libro Diritti inquinati … edito da Città del Sole di Nicola Lamonica che verrà presentato venerdì 16 marzo 2018, alle ore 16, nel Museo del Mare a Bagnoli, apre il dibattito ed il confronto politico sui diritti di cittadinanza degli isolani e dei pendolari del mare, sull’economia delle isole ed il loro sviluppo, sui servizi e loro qualità che le istituzioni hanno il dovere costituzionale di garantire a partire dall’affidamento nell’imparzialità e nella trasparenza; sulle politiche tariffarie, sull’intermodalità e sulle infrastrutture. Esso denuncia il degrado istituzionale che va dagli anni ’90 ad oggi in contrapposizione alla ventata di civiltà e di diritti che vengono dalla legge 169/75 che istituisce la Tirrenia e le varie consociate tra cui la Caremar e le omissioni ed i sotterfugi praticati dal 1998 dalla politica in combutta con gli interessi dei privati nonostante gli indirizzi del Decreto Leg.vo 422/ ’97 e le prescrizioni della legge regionale campana 3/ 2002 totalmente tradita prima della sua pubblicazione e successivamente per accordi di sottogoverno o di sottomissione nella parte riguardante l’assegnazione dei servizi e la loro qualità, la programmazione partecipata e democratica, la trasparenza di cui agli articoli 29 , … …. , …….
E’ un libro-denuncia che racconta fatti e misfatti e si proietta nel futuro; che esprime al positivo, al di là delle proposte dell’Autmare e del mondo dell’associazionismo ” pulito” e degli studenti sempre disattese, una volontà di esserci del mondo civile per un modo nuovo di fare politica: un potenziale di lotta che quanto è esploso ad Ischia, a Procida ed a Capri ha lasciato un segno difficilmente ignorabile e sottovalutabile dalle istituzioni; un segno di rilancio della politica che trova, soprattutto oggi ( dopo il voto del 4 marzo ) un motivo in più per esserci, a livello individuale e/o come espressione di valori collettivi. ”
Nicola Lamonica