I balneari della regione Sicilia sono convinti di essere esclusi dalla normativa “Bolkestein”. La tesi dell’associazione di Firullo ribadisce che “I titoli devono essere ritenuti validi fino al 2033”. L’Associazione turistica balneare siciliana insiste nel rivendicare la validità delle concessioni demaniali marittime fino al 2033, mentre tutto il modo balneare dell’intera Italia sarà costretto a proseguire con le attuali concessioni fino al 2027, data in cui le concessioni verranno messe all’asta. Non è però esclusa una ulteriore forte protesta contro le decisioni prese dal governo italiano con il decreto salva-infrazioni. Appena due giorni fa è stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il cosiddetto “decreto Salva infrazioni” – decreto legge 131/2024, convertito in legge n. 166 del 14 novembre 2024 – finalizzato ad agevolare la risoluzione di 15 procedure d’infrazione che l’Unione Europea ha aperto nei confronti dell’italia, tra cui quella riguardanti le concessioni demaniali.
Ma torniamo in Sicilia. Una lettera del presidente Antonio Firullo è tornata sul tema, già sollevato nei mesi scorsi, rivolgendosi direttamente al governatore della Regione Sicilia Renato Schifani. Secondo l’associazione, i titoli al 2033 sono stati rilasciati in seguito a un’adeguata pubblicità e per questo sono compatibili con la direttiva Bolkestein.
In Sicilia le concessioni sul demanio marittimo sono di competenza esclusiva della Regione, che ha recepito la legge nazionale 145/2018, sull’estensione dei titoli fino al 2033, attraverso la legge regionale n. 32 del 16 dicembre 2020. «Questa legge regionale – sottolinea Firullo – non ha consentito il tacito rinnovo dei titoli, bensì ha obbligato noi concessionari della Sicilia a formalizzare una nuova istanza di estensione al 2033 per il tramite del portale pubblico della Regione, al fine di ottenere un nuovo atto concessorio dopo l’espletamento di un nuovo iter istruttorio». La validità di tale processo, prosegue il presidente dell’associazione, «è stata riconosciuta anche dai giudici del Consiglio di Stato» in alcune pronunce riferite ad altre località balneari italiane». Per questo, afferma la lettera, «si può affermare senza alcun dubbio che la categoria balneare della Sicilia è l’unica in Italia a essere esclusa dalla Bolkestein». Il testo integrale del documento di cinque pagine, con una disamina tecnica molto approfondita, può essere scaricato in pdf.
Articolo di Mondobalneare.com