“Nel mese di ottobre, il presidente dell’Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone era intervenuto con una delibera per bloccare un illegittimo frazionamento di appalti, lo scopo del primo cittadino era di evitare i bandi di gara, come prescritti dalla legge e decidere in modo arbitrario. L’operazione di oggi è solo la punta dell’iceberg”. A dichiararlo al Velino è Carmine Bernardo, consigliere di opposizione del Comune di Ischia, commentando l’arresto del sindaco Giuseppe Ferrandino, detto Giosy. “Il primo cittadino – ha raccontato Bernardo – aveva abitudine di gestire a modo suo le gare d’appalto. Tra queste ce n’è una che è stata bloccata grazie ad una mia interrogazione: da 20mila si era passati a 100mila euro per semplici lavori. Per un’altra vicenda ancora – ha spiegato il capo dell’opposizione – il sindaco Giosy Ferrandino, aveva revocato un’ordinanza di interdizione per dare l’ok ad un albergo di aprire al pubblico una spiaggia che era però a rischio frana, il tutto senza l’autorizzazione dell’Autorità di Bacino”. Fa ancora più riflettere dunque una scelta del genere da parte del Sindaco di Ischia, su un territorio a rischio frane, dove proprio alcuni mesi fa ha perso la vita un ristoratore, travolto da fango e detriti in seguito alle forti piogge.
“Vorrei ricordare un’altra cosa – ha sottolineato Bernardo – io faccio il consigliere comunale dall’85 e non avevo mai votato contro la nomina di una cittadinanza ordinaria, tranne quando Ferrandino aveva scelto, per questa onorificenza, il presidente Cpl Casari. Lo stesso Casari, nominato più volte dal numero uno del clan dei Casalesi Iovine, in merito ad alcuni subappalti eseguiti in stretta collaborazione tra le zone del casertano e l’isola di Ischia”. Per il consigliere di opposizione erano in molti oramai a non avere più fiducia nella figura del primo cittadino: “Ferrandino – ha denunciato Bernardo – è il primo dei non eletti per il parlamento europeo, questo incarico gli sarebbe stato utile, credo, per ottenre l’immunità. A far comprendere quanto erano stanchi gli isolani però – ha concluso Bernardo – basta guardare l’abissale differenza di voti tra il 2014 durante le elezioni per il parlamento europeo e il 2012 per le amministrative. Mentre in quest’ultimo caso aveva ottenuto ben ottomila preferenza, appena due anni dopo i cittadini dell’isola verde l’hanno votato in 2400”.