Per la costruzione della caserma della forestale nel bosco della maddalena a casamicciola, la magistratura ha concluso le indagini; cinque richieste di rinvio a giudizio firmate dal pm Ugo Miraglia, per Donato Carlea, all’epoca dei fatti provveditore interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania e il Molise; l’ex sindaco di Casamicciola ed attuale sindaco di ischia Giosi Ferrandino; gli architetti Silvano Arcamone e Liviana Buono ed il rappresentante legale della società incaricata dei lavori, Domenico Parracino.
dal 2009 al centro di uno scandalo senza fine, fatto di sequestri e dissequestri, permessi della Sovrintendenza concessi e poi revocati, ricorsi al Tar, proteste degli ambientalisti, oltre ad un’inchiesta della magistratura.
La Procura di Napoli contesta agli indagati una serie di reati che vanno dalla lottizzazione abusiva, alla falsità ideologica, alla distruzione di bellezze naturali. L’ipotesi dei magistrati è che per aggirare i divieti di edificazione sull’isola sottoposta a vincoli paesaggistici abbiano dato il via ai lavori di costruzione della caserma su una particella catastale diversa da quella che era stata originariamente destinata dal Comune.
Nonostante tutto, i lavori ebbero inizio, con l’abbattimento di decine di pini; il tutto su un’area diversa da quella indicata, come ha dichiarato anche il tecnico comunale incaricato di realizzare il frazionamento per l’individuazione dell’area. È stato lui a raccontare ai pm che la particella era quella sbagliata e che era stata individuata in modo doloso e falso.