C’ERA UNA VOLTA! E DOMANI COSA CI SARÀ? DI ANTIMO PUCA

C’era una volta un luogo dove i ragazzi si riunivano intorno a un falò a festeggiare la vita. Un posto dove i poeti della beat generation nel lontano ‘79 declamavano poesie sotto il cielo stellato. Dove poteva capitare di incontrare, ai rave party o ai raduni reggae, vip e trans, finanzieri e dj della Ischia più chic. Il litorale San Pietro era questo e molto di più. Una manciata di dune mediterranee e bianche spiagge. Trasgressione e pace. Libertà e bellezze naturali.

(Antimo Puca)

Gli eccessi e quindi i divieti hanno un po’ imborghesito questa zona, ogni estate meta prediletta per ischitani e turisti che, messi all’angolo dalla crisi, prendono d’assalto questa fetta di spiaggia libera. Il rischio però è che il paradiso low-cost sparisca presto. Già mare vento ogni anno spazzano via le nostre oasi naturali. Le burrasche che si abbattono sui litorali portano via, metro dopo metro, le spiagge. Le raffiche di vento che sferzano quotidianamente la costa portano le onde a distruggere qualunque cosa incontrino sul loro cammino. Il sindaco Ferrandino ha affermato a Il Golfo del 31 agosto scorso: «Quindi ci sarà questa passeggiata poggiata su dei plinti rimovibili con delle strutture in acciaio che parimenti possono essere smontate e dove il calpestio sarà garantito dal legno». La passarella Riva Destra Via Francesco Buonocore non è un progetto. È un’ idea. Che come vista non è neanche male. Sulla base di questa immagine non si può dire nulla. Sicuro è fattibile. Ma progettato bene. Chiedo al sindaco: Esiste la copertura economica coerente in partenza per non fare sempre le solite cose, ovvero fare partire il progetto e poi si ferma perché i costi aumentano? La scogliera è idonea ad accogliere la passerella? Volendo solo fare qualche domanda, senza conoscere i documenti tecnici approvati, chiedo al sindaco: Questa struttura, come dichiarata removibile, verrà rimossa ogni anno? Essendo in acciaio e legno ed esposta ad un ambiente estremamente aggressivo, acqua salmastra, come la si protegge? Ricordiamo i pontili in acciaio e legno che erano presenti nel porto che fine hanno fatto. Inoltre, durante una mareggiata si è in grado di garantire la sicurezza necessaria per gli eventuali passanti? Siamo sicuri che non faccia la fine della passerella dei Maronti, trascinata a mare lasciando una situazione di degrado? Passerelle, strutture in legno e torrette dei bagnini sono le prime vittime delle tempeste. Le mareggiate minacciano gli storici chioschi e ristoranti. Già i titolari stanno perdendo la loro battaglia contro il mare. Palizzate in legno per frenare onde alte. Cumuli di sabbia messi a protezione dei ristoranti. Lo scenario è di devastazione totale. «Su tutti quello di risolvere il problema dell’acqua alta sulla riva destra che è davvero serio e complesso» dichiara il sindaco Ferrandino a Il Golfo del 31 agosto. Ma ne farei una questione più di utilità. Caro sindaco, è questa l’opera che serve ad Ischia ora? Perché si parla della passerella e non di un depuratore, delle fogne, di come si risolve l’acqua alta e lo scarso pescaggio che si ha nel porto che potrebbe essere quindi utilizzato meglio? La frequentano da sempre famigliole e aficionados della tintarella integrale. Uno stile di vita in armonia con la natura. Niente esibizionismo o voyeurismo. Per godersi il sole appieno. «Il progetto è stato varato un po’ di anni fa», (sindaco Ferrandino a Il Golfo del 31 agosto). Come dire: “non è dipeso da me. Non sono stato io”. Adottando la politica di Ponzio Pilato, Te ne lavi le mani. Però Tu, caro sindaco, puoi decidere se far andare avanti un progetto oppure fermarlo. «Trafile per ottenere i pareri di Ministro, Sovrintendenza, Regione Campania». Caro sindaco, quanto costa? Rendi pubblico il progetto ed i relativi costi. Noi cittadini abbiamo diritto a conoscere bene progetto e costi. Esiste la Legge sulla Trasparenza. Ogni anno metri di arenile se ne vanno. Il mare ormai sfiora la macchia mediterranea. Spariranno le dune, sono già ridotte ai minimi termini, massacrate dall’erosione. Ogni anno i titolari subiscono danni gravissimi per le mareggiate. Sono preoccupati per le strutture. Ma sinceramente anche per la splendida area naturale San Pietro. «La spiaggetta non scomparirà completamente» sindaco V. Ferrandino a Il Golfo, 31 agosto 2024). Quel “completamente” mi preoccupa non poco. Si offrono servizi ai bagnanti che però rischiano di tornare la prossima estate e non trovare più la spiaggia San Pietro. Stiamo parlando di un patrimonio comunale inestimabile. Un patrimonio pubblico. Di tutti i cittadini, che potrebbero goderselo ancora per poco senza le tutele necessarie. San Pietro dovrebbe essere inserita nella Fondazione Osservatorio Del Mare e Del Litorale Costiero a Napoli per i litorali, in modo da poter prevedere interventi a difesa della costa anche per questa zona di enorme pregio ambientale. Il rischio è che scompaia così, nel silenzio che la avvolge, un pezzo di ischia. Un frammento di natura e storia famoso in tutto il mondo.

di Antimo Puca

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