CROLLO DELLA PALMA: ASSENZA DI MANUTENZIONE E CLIMA TIPO TROPICALE

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La tropicalizzazione del clima, complice spesso la mancanza di manutenzione ordinaria e straordinaria della pubblica amministrazione, continua a fare danni in Italia. “Bombe d’acqua” e vento forte, oltre a creare enormi disagi, ormai quotidianamente provocano seri pericoli a cose e persone. E si registra un forte aumento, un po’ ovunque, ad esempio, del crollo di alberi secolari. E l’isola d’Ischia, purtroppo, non è immune da questo tipo di cronaca. Infatti dopo i pini caduti nei mesi scorsi a Forio e a Casamicciola, la notte scorsa nel Comune di Ischia, e precisamente in via Antonio De Luca, un grosso albero di palma è crollato sulla strada danneggiando un’auto parcheggiata nelle vicinanze, ma fortunatamente non occupata al momento del crollo. Ironia della sorte ha voluto che la palma crollasse proprio in via Antonio De Luca, cioè lungo quella strada dove era presente un grosso leccio rimosso dopo la perizia statica fatta eseguire dal Comune solo a seguito di una lunga battaglia portata avanti dai residenti della zona e promossa da Ennio Anastasio i quali, preoccupati per l’impressionante inclinazione dell’albero secolare, chiedevano rassicurazioni circa il suo stato di salute. E la perizia diede inesorabilmente ragione ai cittadini e fu inevitabile l’abbattimento del leccio. Un abbattimento che alla fine si è rivelato quasi indolore visto che gli stessi abitanti di Casalauro hanno messo mano alla tasca e acquistato dieci alberi piantati dal Comune sulle strade e nelle pinete ischitane. Il crollo della palma ripropone con forza la necessità di un capillare censimento di tutti gli alberi secolari presenti nelle aree urbane dell’isola d’Ischia e, laddove gli esperti lo ritengano necessario, così come avviene da anni in tantissime città italiane, bisogna verificarne la staticità con apposite perizie. Solo così si potranno prevenire nuovi crolli ed evitare possibili tragedie.

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