Salta il golpe a Forio? Nicola Nicolella non accetta di mettere una firma carbonara e invita tutti gli scontenti a “metterci la faccia” in consiglio comunale. “Si faccia l’operazione guardando in faccia “il proprio nemico”, ovvero il sindaco Francesco Del Deo”: l’invito dell’avvocato foriano.
In mattinata, secondo alcuni su iniziativa del consigliere Chiara Conti, direttrice scolastica, si è creato un grande fermento nel comune e sopratutto nelle sfere politiche del comune del Torrione. Si è dato per certo che erano state raccolte ben otto firme e mancasse solo l’ultima per sfiduciare il sindaco. Ma ci informa l’avv. Nicola Nicolella: “Queste firme non le ho viste. Nessuno mi ha fatto valutare una bozza di sfiducia. Tuttavia non ho prestato il fianco a un idea senza senso e senza la giusta tempistica”. I consiglieri comunali pronti a sfiduciare Del Deo secondo “la vox populi” sembrano essere Chiara Conti, Grazia Parpinel, Maria Orlacchio, Stani Verde, Domenico Savio, Vito Iacono, Peppe Colella e Salvatore Castaldi.
Inoltre Nicolella chiarisce: “Sono una persona seria a differenza di quelle che fanno il ballo del “qua qua “. Queste persone non hanno le palle di sfiduciare Del Deo in Consiglio Comunale nascondendosi dietro una firma da raccogliere nelle segrete stanze perché hanno paura di affrontare il Sindaco. Forse doveva essere fatta la volontà di qualcuno che si trova alle spalle di questo gruppo. Questo è un progetto di chi (Franco Regine? ndr) dopo incontri segreti, forse per vendicarsi, ha dato il comando di far fuori Del Deo. Nicolella non darà la sponda a Del Deo per dire questi sono quelli che hanno fatto venire il commissario prefettizio. Nicolella non sta in maggioranza perché a differenza di quelli che volevano farlo fuori non ha mai ricattato per avere i fatti propri”.
Nicolella continua “Abbiate le palle di venire in consiglio comunale e sfiduciare Del Deo. Imparate a fare la politica seria e non comportatevi da pagliacci. Imparate a fare la politica nell’interesse del Paese e non di qualcuno che oggi ha mal di pancia oppure è stato/a in maggioranza e solo perché non ha avuto quello che chiedeva, ora ha deciso di mandare il sindaco a casa. I consiglieri di maggioranza insoddisfatti prima della riunione avrebbero fatto bene a parlarne con tutta l’opposizione, senza decidere da soli. Non sono un ciuccio che obbedisco”
