Il Consiglio dei Ministri, Ha approvato un disegno di legge per la valorizzazione della risorsa mare.
Sono state disciplinate le zone di interesse turistico subacqueo.
A tal proposito si prevedono criteri specifici per individuare le zone di interesse turistico subacqueo, che includono: sicurezza, in termini di valutazione delle condizioni ambientali favorevoli per l’immersione, come correnti, visibilità e disponibilità di infrastrutture di soccorso; rilevanza paesaggistica e faunistica, ossia aree con habitat suggestivi e una ricca varietà di fauna marina; rilevanza archeologica, come siti sommersi di particolare interesse storico e culturale; rilevanza culturale, ovvero zone legate a tradizioni locali o percorsi tematici che valorizzano il patrimonio sommerso.
Si dispone che le attività di immersione subacquea siano svolte nel rispetto delle normative vigenti in materia di protezione ambientale e tutela del patrimonio culturale e che quelle che si svolgono con apparecchi di respirazione ausiliaria siano soggette alle disposizioni di settore. I soggetti coinvolti devono garantire la sicurezza dei turisti durante le attività subacquee, fornendo adeguata assistenza e supervisione, e sensibilizzando gli stessi in merito alla fragilità degli ecosistemi marini e all’importanza della loro conservazione. Le unità da diporto, da traffico o da pesca in transito devono mantenersi ad una distanza di almeno cento metri dal segnale di posizionamento del subacqueo. Inoltre, si disciplina l’esercizio dell’attività di istruttore subacqueo e di guida subacquea con riferimento al luogo in cui essa può svolgersi e ai requisiti da possedere e agli obblighi da osservare. Si individuano le modalità e i requisiti per l’esercizio dell’attività da parte dei centri di immersione e addestramento subacqueo. Si definiscono i requisiti che devono possedere le organizzazioni senza scopo di lucro per l’esercizio dell’attività di centro di immersione e di addestramento subacqueo, disponendo che le stesse organizzazioni soggiacciono agli obblighi previsti per l’esercizio dell’attività da parte dei centri di immersione e addestramento subacqueo. Si prevede una specifica disciplina in tema di sanzioni amministrative.