Babbo Natale si è fatto un giro tra Palazzi e Consigli Comunali. “Dovevano cambiare tutto, si diceva. Una politica nuova, fatta di trasparenza, meritocrazia e attenzione ai bisogni reali. E invece, l’andazzo è rimasto lo stesso. Anzi, forse peggio. Dopo anni di gestione culminati nel fallimento politico e nelle inchieste giudiziarie, molti di noi speravano in un cambio d’aria. Ma oggi c’è poco da gioire! È lo stesso copione trito e ritrito. Un sistema politico che si autoalimenta e che è lontano dai cittadini e dalle loro esigenze. Si parla di milioni di euro stanziati sotto forma di contributi “segnalati” dai consiglieri. Nessuno si prende cura delle vere necessità della comunità territoriale e nessuno controlla la destinazione dei fondi pubblici i cui fondi vengono dilapidati in una miriade di micro-contributi utili a pochi ed inutili ai tanti.
(Antimo Puca)
La cosa più grottesca? Non ci sono criteri oggettivi!. Bastano le indicazioni di un consigliere, senza alcun controllo sugli esiti di un bando pubblico o sull’effettivo utilizzo dei fondi. Ischia continua a pagare il prezzo di una politica miope, autoreferenziale e incapace di cambiare davvero. Non c’è traccia di programmazione o visione strategica! Solo una lista di provvedimenti inutili che svuotano le casse pubbliche senza restituire nulla di concreto ai cittadini. E, mentre i fondi pubblici vanno in fumo, gli ischitani attendono ancora risposte su lavoro, sanità e infrastrutture. Non resta che ammetterlo: l’aria nuova tanto attesa non è arrivata. Solo lo stesso vecchio Babbo Natale, che distribuisce pacchi ben confezionati. Peccato che dentro ci siano solo illusioni!. Come regalo di Natale desidererei:- Un governo efficiente, serio e che non si trastulli con i colori come fanno i bambini dell’asilo. – Partiti che non siano questo e quello, non dicano una cosa per farne un’altra. Rispettino gli impegni elettorali e non se la prendano col “destino cinico e baro” se poi perdono consensi. Vorrei regalare al sindaco d’ischia la lungimiranza del sindaco Vincenzo Telese; al sindaco di CasaMicciola la capacità di rinascita di Enzo Mazzella; al sindaco di Lacco la cultura di Vincenzo mannella; al sindaco di Serrara le capacità di Mattera Pietro Carlo guidato dalla sapienza del sacerdote don Mario Iacono, uomo di grande cultura; al sindaco di Barano l’umiltà, la signorilità e la lungimiranza del sindaco Giovanni Di Meglio. Al sindaco di Forio l’esperienza ed il carisma di francesco del Deo, persona umile e che sa andare oltre il Suo mandato continuando ad operare per il Bene del paese”. Ricordate i tempi del “piè veloce Achille”, quando sotto le mura di Troia uccise Ettore? Ebbene ne restituì il corpo al padre Priamo, giacché vegliardo e meritevole di rispetto. A fatti! E non a parole elettorali. Ma erano altri tempi.
Di Antimo Puca