Non sono pochi i casi di insegnanti decedute che scuotono la scuola. Dopo il decesso avvenuto il 23 marzo della prof. Ilaria Pappa di 31 anni, napoletana ed insegnante sull’isola d’Ischia presso l’istituto Cristofaro Mennella è morta il 28 marzo, in sicilia l’insegnante Cinzia Pennino di 46 anni. La professoressa era stata ricoverata venerdì scorso nel reparto di Rianimazione del Policlinico di Palermo. Entrambe sono decedute a seguito delle complicazioni sopraggiunte a una trombosi. Il 26 marzo, inoltre, un’altra insegnante, Daniela Filippi di 60 anni, è deceduta a Trento dopo aver effettuato il vaccino. Tre casi molto simili, dei quali al momento non c’è alcuna certezza che il decesso sia giunto a causa del vaccino.
La giovane Pappa secondo fonti provenienti dall’ospedale Cardarelli, sembra che già in passato avesse sofferto di problemi riguardanti trombopatie. Ricordiamo che la giovane professoressa napoletana era stata vaccinata nell’ambito della campagna di vaccinazione destinata ad insegnanti ed al personale scolastico con Astrazeneca. Purtroppo circa 10 giorni dopo la vaccinazione la giovane professoressa era stata ricoverata presso l’ospedale Cardarelli. Il ricovero si è reso necessario per la creazione di un embolo. Le sue condizioni purtroppo sono peggiorate giorno dopo giorno fino a determinarne il decesso. Nessuno ha finora messo in correlazione il vaccino con il decesso. Sembra che nessun fascicolo per approfondire il caso sia stato presentato e nessuna nota è stata emessa dall’ospedale napoletano.
Anche la prof. Pennino, siciliana, aveva fatto il vaccino anti-Covid AstraZeneca una settimana prima del ricovero. Poi la situazione è degenerata in pochi giorni. Al momento, però, i medici non parlano di correlazione fra la vaccinazione e il decesso. Tuttavia il Policlinico di Palermo ha segnalato alla magistratura e all’Aifa la morte della 46enne. “La paziente è giunta al Policlinico Paolo Giaccone di Palermo il 24 marzo in condizioni molto critiche con trombosi profonda estesa e una storia anamnestica nella quale è presente anche una somministrazione vaccinale. – dice il nosocomio in una nota – Trasferita presso la Terapia Intensiva in disfunzione multiorgano nonostante i trattamenti avanzati e le cure prestate dai sanitari è deceduta questa mattina. Come previsto in tale circostanza – conclude – il caso è stato segnalato all’Aifa e alla autorità giudiziaria”. (fonte Giornale di Sicilia)
Infine la prof. Daniela Filippi, 60enne ed insegnante di Trento, è deceduta lo scorso 26 marzo. Anche lei aveva ricevuto il vaccino, e con un post sui social aveva annunciato la sua vaccinazione anti-Covid avvenuta lo scorso 10 marzo con il prodotto Astrazenenca. Ma il figlio ha subito chiarito a quanti ritenevano la morte collegata con il vaccino: “Non ha nulla a che vedere il vaccino, ma un malessere che nessuno oltre chi le stava a fianco è stato in grado di capire e aiutare”.
Tra casi simili e tre decessi dei quali nessuno è stato ancora collegato al vaccino effettuato. Ma certamente si tratta di episodi che meritano adeguati approfondimenti.
Altro caso che ha interessato la cronaca è stato quello della prof di Napoli Annamaria Mantile, deceduta il 2 marzo quattro giorni dopo la prima dose del vaccino anti covid. La famiglia della donna aveva sporto denuncia ai carabinieri, i quali avevano trasmesso l’informativa alla Procura di Napoli. La salma era stata dunque posta sotto sequestro per effettuare accertamenti sulle cause del decesso. Ma l’autopsia ha poi spiegato che la sua vita è stata stroncata da un infarto intestinale e non per conseguenze dell’iniezione del vaccino.