Dopo il consiglio comunale di Ischia dello scorso 18 novembre, in cui sono state bocciate le richieste avanzate dalla minoranza riguardo l’istituzione di una commissione consiliare di inchiesta per i lavori in ultimazione presso la piscina comunale ed il palazzetto dello sport di Ischia, il dibattito continua a tenere banco attraverso i media. E’ il vicesindaco Enzo Ferrandino ad intervenire, ora, e mettere un punto fermo sull’intera questione. “Leggo su un quotidiano locale – dichiara il vicesindaco Enzo Ferrandino – di alcune “ricostruzioni” e “retro pensieri” con al centro il timing delle opere cantieristiche (e non solo) del Palazzetto e della Piscina Comunale. Vorrei rassicurare tutti che i lavori sono in linea con il progetto generale e le tempistiche programmate di concerto tra l’amministrazione e la ditta affidataria dei lavori. Il resto, sono tutti castelli in aria costruiti da chi sta operando contro questa amministrazione con il solo scopo di bloccare, immotivatamente, la riconsegna di beni e strutture alla collettività. Noi (e parlo a nome dell’intera amministrazione comunale che qui rappresento), in modo concreto e fattivo, procediamo spediti verso la giusta chiusura dei cantieri stessi, cantieri che stanno riconsegnando opere in piena sicurezza e che non destano alcuna preoccupazione per i futuri fruitori. Anzi, il Palazzetto, ormai da oltre due settimane, viene utilizzato in piena sicurezza, dai ragazzi delle scuole medie di Ischia e sarà a breve consentito anche l’ingresso alle società sportive; la piscina comunale, rimessa totalmente a nuovo e con una impiantistica efficiente e all’avanguardia, con sempre altissimi livelli di sicurezza per operatori e fruitori, riaccoglierà a breve gli atleti di ogni età.” “Certo – conclude il vicesindaco di Ischia – il dettaglio della simultanea pubblicazione degli atti originali su un quotidiano locale e la consegna degli stessi agli esponenti della minoranza che ne avevano fatto richiesta è indicativo del sempre più evidente legame tra le due parti, cosa che sta provocando non poca confusione sul territorio con conseguente e inopportuna diffusione di notizie infondate.” (c.s.)