Il dado è tratto, lo strappo si è consumato: il divorzio, preannunciato da diverse settimane ma mai evidenziato, tra il sindaco di ischia e il presidente del consiglio comunale, ha preso corpo nel corso della seduta del civico consesso.
Ha atteso che si svolgesse tutto il dibattito sul rendiconto 2013, poi alle dichiarazioni di voto, il presidente gianluca trani ha preso la parola, tirando fuori dalla tasca il discorso che ha sancito la separazione.
Le rivendicazioni di gianluca trani c’erano tutte, fendenti diretti al sindaco che è rimasto alquanto sorpreso di quanto stava accadendo… “Al di là delle ragioni tecniche, ricorrono gravi motivi che, almeno in questa fase, mi impediscono di condividere con la attuale maggioranza un voto che vada nella direzione della approvazione del rendiconto”, ha esordito trani. “Mi riesce difficile comprendere le ragioni dell’ostracismo manifestato verso la mia persona solo perché non mi sono prestato a beceri ricatti che avevano la sola finalità di annientarmi politicamente.Subito dopo il voto europeo sono stato individuato come l’artefice del non esaltante risultato elettorale. Ho allora capito che era solo questa la occasione sfruttata dai soliti mediocri di “togliersi il sassolino dalla scarpa”. Hanno chiesto la mia testa ed io non mi sono piegato. La meschinità del progetto, che aveva come unico fine il mio annientamento, si è palesato da subito”.
E da allora, da quel 25 maggio, gianluca trani di fatto è stato estromesso dai ragionamenti della maggioranza, non è stato più invitato alle riunioni del gruppo del pd. E dunque, le responsabilità del sindaco: “poiché Lei si è prestato ad una ignobile azione ordita ai miei danni, devo prenderne atto…” Ma poi avverte: “bene avrebbe fatto a guardarsi intorno, perché sarebbe bastato guardare negli occhi dei suoi finti accoliti, quelli più vicini, per scovare i veri “Giuda”.
Alla fine preannunciando l’astensione sul rendiconto, guarda al futuro: “il mio futuro è altrove, tra persone giovani e “disinteressate” che abbiano realmente a cuore le sorti del paese”
ll sindaco Ferrandino ha quindi risposto alle dichiarazioni di gianluca Trani dicendosi sorpreso di questo attacco diretto “in quanto non ho mai accusato nessuno della maggioranza per un risultato elettorale che comunque mi gratifica. mi dispiace che sia stato fatto un duro attacco da parte di Gianluca Trani ad alcuni colleghi consiglieri comunali che non hanno in questa seduta, la possibilità di rispondere o difendersi. Ribadisco che l’azione amministrativa andava rivista dopo le elezioni solo a causa delle dichiarazioni del coordinatore regionale di Forza Italia”. Gli abbiamo chiesto stamani, a bocce ferme, un commento; ma il sindaco cortesemente ha rifiutato, rimandandosi alle dichiarazioni rese ieri nel corso della seduta…
Cosa accadrà ora, non è facile da prevedere… resteranno l’uno affianco all’altro, in consiglio comunale, le personalità politiche più forti nel civico consesso, il sindaco ed il presidente del consiglio. Ma tra i due mancherà di sicuro un dialogo che non vada oltre i formalismi dettati dai ruoli istituzionali…
ritornando al rendicontro 2013: di certo, i due consiglieri di forza italia, luigi mattera e luigi balestrieri, erano assenti al momento del voto… ma è pur vero che mancavano all’appello il consigliere gigi mollo ma anche l’assessore di riferimento, con delega al bilancio, ufficialmente a roma per motivi personali…