E’ sempre la solita Reggina, con tutti i suoi pregi e difetti, quella che nella 9^ giornata del campionato ha pareggiato 1-1 al Granillo contro la Lupa Roma nell’anticipo di stasera. Amaranto in vantaggio con un bel gol di Adriano Louzada, che finalmente si sblocca con la maglia amaranto, al 22° minuto dell’incontro. La Reggina macina gioco, tiene sempre il pallone tra i piedi nella metà campo avversaria, ma raramente riesce a tirare in porta. Insigne ha la grande occasione per raddoppiare ma sbaglia tutto in area di rigore, poi Di Lorenzo si divora un gol facile sugli sviluppi di un corner, ma il primo tempo finisce comunque tra i meritati applausi del pubblico.
Ad inizio ripresa la Reggina sfiora subito il raddoppio con Insigne che viene liberato da uno schema ben riuscito all’altezza del dischetto di rigore ma spara clamorosamente alto. La Lupa Roma ne approfitta e pareggia al 50° con un gol diRaffaello, che insacca con un tap-in vincente di testa su cross dal fondo a Kovacsik già battuto.
La Reggina ha qualche minuto di blackout e rischia addirittura di finire sotto, ma supera il momento difficile (durato solo 10 minuti) e ritrova l’autorevolezza del primo tempo, ricomincia a costruire gioco, si avvicina più volte minacciosa alla porta avversaria. Louzada è il più pericoloso sulla sinistra, supera gli avversari con un’incredibile facilità ma poi perde lucidità e non riesce mai a fare bene l’ultimo passaggio. Masini ha tre grandi chance di testa grazie a due cross di un ottimo Karagounis, tra i migliori in campo se non il migliore in assoluto, e uno di Di Lorenzo, ma sbaglia clamorosamente per l’ennesima volta in questa stagione. I suoi gol stanno mancando tantissimo alla Reggina che soffre l’assenza di un vero centravanti di peso che riesca a finalizzare il gioco della squadra.
Entra Viola, poi Gjuci, Cozza sbilancia la squadra e si gioca il tutto per tutto. Negli ultimi minuti è un assedio. Insigne cresce e diventa l’uomo più pericoloso, si divora altri due gol facili ma poi al 92° minuto in pieno recupero trova l’affondo vincente e si conquista un sacrosanto calcio di rigore, che poi però si stampa sul palo a portiere spiazzato proprio allo scadere.
Una Reggina bella, nettamente superiore agli avversari anche stasera, che però ha il solito problema: non riesce a concretizzare la straordinaria mole di gioco costruita dalla squadra. E resta a metà classifica con 9 punti dopo 9 partite. La Lupa Roma invece con questo pareggio vola a quota 16 al terzo posto in classifica, grazie a 4 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta. Chi pensa che solo perché si chiama così e non ha blasone, la Reggina avrebbe dovuto asfaltarla, si sbaglia di grosso. Era una partita difficile e la Reggina avrebbe meritato di vincerla, ma il calcio è così: se non segni puoi anche giocare bene ma i risultati non arrivano.
REGGINA (4-3-3): Kovacsik; Ungaro, Di Lorenzo, Camilleri, Karagounis; Armellino, Rizzo, Dall’Oglio (43’st Gjuci); Insigne, Masini. Louzada (27’st Viola). A disposizione: Palumbo, Crescenzi, Maita, Salandria, Maimone. Allenatore: Cozza.
LUPA ROMA (4-3-3): Rossi; Pasqualoni (6’st Frabotta), Cascone, Conson, Celli; Cerrai, Capodaglio, Prevete; Raffaello (45’st Faccini), Tajarol (24’st Malatesta), Perrulli. A disposizione: Rossini, Santarelli, Scibilia, Moras. Allenatore: Cucciari.
ARBITRO: Valiante di Nocera Inferiore (Oliviero di Ercolano e Sangiorgio di Catania).
MARCATORI: 21’pt Louzada (R), 5’st Raffaello (L)
NOTE- Al 48’st INSIGNE (R), fallisce un calcio di rigore colpendo il palo.
AMMONITI: Rizzo (R), Prevete (L), Celli (L), Pasqualoni (L), Perrulli (L)
SPETTATORI: 2771
ANGOLI: 13-0
RECUPERO: 0’pt e 3’st
da strettoweb.com