Morte Ramy, inquirenti cercano altri video: appello a testimoni Corvetto

(Adnkronos) – Si cercano altri video, di privati, ed eventuali testimoni per eliminare ogni dubbio su quanto accaduto la notte di domenica 24 novembre quando, all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta a Milano, nel quartiere Corvetto, ha perso la vita Ramy Elgaml, 19enne egiziano, morto a bordo di uno scooter durante un inseguimento con i carabinieri. 

Alla guida c’era un suo amico, ancora ricoverato in gravi condizioni in ospedale – resta intubato e non è stato ancora sentito dagli investigatori – che avrebbe perso il controllo della moto andando a schiantarsi contro un muretto di una stazione di servizio.  

L’indagine, affidata al pm Marco Cirigliano, serve a ricostruire se c’è stato un urto tra la gazzella dei carabinieri e il mezzo a due ruote oppure se lo schianto sia stato determinato solo dalla velocità dello scooter e da un errore del conducente. Da quanto trapela, esistono più telecamere nella zona dell’incidente, “c’è un video solo” abbastanza nitido che riprende la scena, mentre non ci sarebbero testimoni dell’accaduto che “sarebbero molto utili”. Nelle indagini – l’autopsia è stata disposta per venerdì – risultano iscritti nel registro degli indagati per omicidio stradale in concorso, a garanzia e per tutti gli accertamenti, il carabiniere che era alla guida della macchina di servizio e il 22enne tunisino che guidava lo scooter.  

“I fatti di Corvetto non vanno assolutamente sottovalutati. Assistiamo a segnali molto preoccupanti che testimoniano un malessere diffuso e un meccanismo di integrazione oggettivamente non riuscito. Le scene delle violenze dopo la tragica morte di Ramy Elgaml ci portano alla mente situazioni di criticità che si verificano da anni in altre grandi città europee”, dice all’Adnkronos il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sullo stato di sicurezza e degrado delle città e delle loro periferie, Alessandro Battilocchio (Fi). 

“Ci tengo ad esprimere personalmente la massima solidarietà alle nostre forze dell’ordine, impegnate a garantire ogni giorno sicurezza e presidio del territorio in condizioni spesso complesse, come in questo caso – conclude – Un pensiero particolare ai cittadini di Corvetto che devono sentire le Istituzioni sempre vicine e presenti in un’azione all’insegna della legalità e del rispetto delle regole”. 

 

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