OHIBO’, OGNI LIMITE HA UNA PAZIENZA. DI ANTIMO PUCA

Il cuore dell’uomo è come un cammello che, se debilitato, può morire all’improvviso sotto sforzo, senza dar prima alcun segno. Il nostro cuore sopporta qualunque cosa, compensa ogni problema del corpo e poi cede di schianto. Ischia è come un cammello. Nelle gobbe non ha più acqua e davanti un deserto che sembra non avere fine. Bande di ragazzi, moltissimi minori, in Scooter, moto e biciclette elettriche, incentivati da esercenti che offrono da bere alcolici a pochi euro, hanno presso il possesso di quella che fu la Movida ischitana trasformandola nella Malamovida.

Antimo Puca

Di notte la baby folla si dissipa da strade e stradine lanciando urla, facendo schiamazzi. Colpendo qualsiasi cosa potesse trovarsi in giro. Le strade il giorno dopo sono un tappeto di bottiglie, spesso rotte, e di sporcizia. Anche i titolari delle licenze di noleggio barche subiscono danni, dovendo ripulire le imbarcazioni al mattino successivo. La quantità di rifiuti cresce in maniera esponenziale. Come quella delle auto in circolazione. La Riva Destra, il Centro Storico e le strade principali sono invase da migliaia di persone che lasciano rifiuti ovunque, oltre a chiazze di vomito nelle piazze e sulle barche ormeggiate. I servizi, come gli ecosistemi, sono allo stremo, messi a dura prova. Anche l’ambiente ne risente. La speculazione edilizia da un lato, un ulteriore passo verso uno «sviluppo suicida» del settore turistico dall’altro. I benefici del turismo sono presto superati dai suoi costi: sociali e ambientali innanzitutto. Le auto vengono parcheggiate ovunque, davanti ai passi carrai e agli ingressi delle abitazioni, in mezzo alla strada e, addirittura contromano lungo le vie del paese. Ciclisti, soprattutto minori, scambiano la strada con la pista, mettendo a repentaglio non solo la propria sicurezza, ma anche quella degli altri utenti della strada. Le Forze dell’Ordine abbiano la capacità di riconoscere e fermare chi non usa il buon senso ed è un pericolo per gli altri. Il rispetto del C.d.S. e dei suoi limiti è importante, come è importante potere vedere nelle Forze dell’Ordine dei tutori che sappiano agire con correttezza ed equilibrio, mostrando a loro volta rispetto ai cittadini. Ischia è ormai in ginocchio. I turisti lamentano il problema dell’inquinamento acustico e il disordine causato dagli eventi serali. La musica proveniente dalle strade, dai locali e quella che accompagna i passeggi tardo serali rende impossibile vivere serenamente il Centro storico. La musica prosegue oltre la mezzanotte e a dei livelli che superano ogni limite previsto per legge. Rammento che, secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 14 novembre 1997, il livello massimo di rumore consentito nelle aree residenziali durante le ore notturne (dalle 22:00 alle 6:00) è di 45 decibel. Superare tale soglia rappresenta una violazione del diritto alla quiete pubblica. È onere dell’Amministrazione Pubblica e della Polizia Locale che concedono certi permessi, assicurarsi che le attività di ristorazione rispettino le normative vigenti in materia di inquinamento acustico, applicando sanzioni adeguate in caso di violazione, per rispettare il diritto dei residenti alla quiete notturna. Si è sempre preferito privilegiare l’ascolto dei pochi per ragioni di consenso politico-elettorale senza mai ascoltare e valutare le proposte di tutti i cittadini, soprattutto di coloro che hanno a cuore il Bene di Ischia. Questa politica miope è ciò che ha creato i problemi di ordine pubblico di questi ultimi anni, e che si sono scientemente ignorati. Nessun credito, quindi, i residenti possono dare a chi, al vertice delle nostre istituzioni cittadine, volutamente ignora le richieste di aiuto. La Legge va fatta rispettare sempre, con intelligenza e buon senso. Ma rispettare. La Legge non si applica secondo imbeccate o peggio protezioni politiche o partitiche. Ci vuole quotidianità e capillarità dei servizi di prevenzione e di controllo. Ischia Vi rende il conto del Vostro operato! Ischia non è più luogo dove aspettare di far carriera! Nel frattempo aumentano gli affitti e il mercato immobiliare sta crollando. La mancanza di regolamentazione sugli investimenti immobiliari sta facendo aumentare i prezzi delle case. Mentre i salari dei lavoratori, già bassi, restano al palo. Essere località turistica comporta l’onere e la responsabilità di gestire adeguatamente gli eventi legati al turismo, garantendo al contempo il rispetto e il diritto dei residenti a godere pienamente del proprio territorio.

di Antimo Puca

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