La sanità campana coinvolta ancora una volta in una vicenda giudiziaria. Questa volta il filone riguarda la sanità e vede coinvolto anche l’ischitano Antonio Postiglione, attualmente alla guida della direzione generale “Tutela della salute e coordinamento del Servizio Sanitario Regionale della Campania”. La vicenda vede tra i principali protagonisti Giovanni Zannini, consigliere regionale della Campania, che risulta indagato per corruzione e concussione dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Le accuse contro il presidente della commissione ambiente, energia e protezione civile in consiglio regionale, sono di aver ricevuto favori da imprenditori in cambio di suoi interventi presso istituzioni locali ed in Regione. Per questo, l’esponente politico eletto nella lista civica “De Luca Presidente”, è stato oggetto di perquisizione. Nell’indagine portata avanti dagli inquirenti figurano anche gli stessi imprenditori che avrebbero corrotto il consigliere Zannini. Non solo. Le ipotesi di reato associate all’esponente politico campano sono anche di concussione poiché, secondo l’accusa, avrebbe peraltro costretto un importante dirigente dell’Asl di Caserta a dimettersi. Si tratta dell’ex direttore sanitario Enzo Iodice. Secondo gli inquirenti, il consigliere regionale avrebbe costretto Iodice a lasciare l’incarico perché probabilmente il dirigente sanitario non voleva sottostare alle sue richieste relative ad alcune nomine. Un filone di indagine che vede coinvolte in totale sette persone. Oltre a Zannini ed alcuni imprenditori del casertano, figura sotto la lente degli inquirenti anche l’ischitano Antonio Postiglione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, era il 18 settembre 2023 quando proprio Postiglione, su mandato di Zannini, avrebbe fatto un’offerta a Iodice per indurlo ad accettare l’incarico di direttore sanitario dell’ospedale San Pio di Benevento o in alternativa dimettersi. Il giorno successivo, Iodice decise di dimettersi davanti a tale situazione. In questo modo, ricostruisce la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Zannini avrebbe tolto dal vertice dell’Asl di Caserta colui che non assecondava le sue segnalazioni e nomine. L’ipotesi accusatoria dei pubblici ministeri parla di operazione mirata ispirata da Zannini che avrebbe avuto come spalla proprio Postiglione. Un’inchiesta giudiziaria che andrà avanti e vedremo se arriverà a processo per gli indagati. Senza dubbio l’intera vicenda fa rumore essendo coinvolti imprenditori ed esponenti regionali a vario titolo. La redazione di Teleischia ha raggiunto telefonicamente Antonio Postiglione e il vertice della direzione generale “Tutela della salute e coordinamento del Ssr della Campania” ci ha riferito: “Sono sereno e dimostrerò la mia estraneità ai fatti, così come già accaduto in altre occasioni. Ho sempre lavorato nel rispetto della legalità. Piena fiducia della magistratura”. La redazione di Teleischia ha provato ad interloquire anche con Zannini ma l’esponente del consiglio regionale ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione in vista dell’interrogatorio con i magistrati fissato nelle prossime ore.