TRA CORONAVIRUS, ALLERTA METEO E ORDINARIA AMMINISTRAZIONE; DURA LA VITA DEGLI ELETTI

L’allerta meteo lanciata ieri dalla Protezione Civile della Regione Campania non era una notizia particolarmente attesa, ma se non altro è servita a spezzare l’ondata monopolizzante del coronavirus. Non avranno esultato i sindaci, chiamati ad affrontare una nuova emergenza nel solito clima di isterismo dilagante. A rendere il tutto ancor più complicato ci sono i diversi pareri contrastanti che spesso riguardano Enti superiori come importanza rispetto ai Comuni. A spiegare bene le difficoltà dei sindaci, ci pensa Dino Ambrosino, primo cittadino dell’isola di Arturo, che affida ad un post su Facebook un vero e proprio sfogo:

“È difficile per gli amministratori l’epoca dei social.
Nel pieno della preoccupazione per i rischi del Coronavirus, mentre ancora stiamo leggendo e rileggendo i protocolli sanitari, cambia la scena ed incombe un’altra minaccia. Non è che manchino le distrazioni, dovendo dare risposte su lavori pubblici, politiche sociali, difficoltà di bilancio ed altro ancora. Ma adesso il tormentone è se chiudiamo oppure no le nostre scuole….per l’allerta meteo.
Sfido io a sapersi orientare tra il Sindaco Metropolitano che va sempre in precauzione e la Protezione Civile che per domani dà l’allerta verde con criticità nulla.
Allora, prese tutte le informazioni, ci proviamo. Le condizioni meteo della mattinata di domani non dovrebbero essere proibitive. Il vento comincerà a soffiare forte da ponente nel pomeriggio. Ci saranno di sicuro difficoltà dei collegamenti marittimi dalla sera fino a giovedì, con ritardi e cancellazioni. Ci aggiorniamo per valutare se chiudere dopodomani”.

Già, è proprio dura la vita degli eletti.

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