In occasione della seconda audizione dei soggetti associativi da parte della IV Commissione del Consiglio Regionale della Campania sul Disegno di legge: “Modifiche alla legge regionale 22 dicembre 2004, n. 16, recante “Norme sul Governo del Territorio”, Ermete Ferraro, Portavoce del Circolo Metropolitano di Napoli dell’Associazione Nazionale di Protezione Ambientale V.A.S.-Verdi Ambiente e Società, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
«La nostra posizione come V.A.S. sul disegno di legge regionale proposto dalla Giunta De Luca è del tutto negativa e coincide largamente con le osservazioni critiche che sono state avanzate sia dalle altre associazioni ambientaliste, sia da autorevoli esperti della pianificazione urbanistica. Non a caso Legambiente ha parlato di un “ulteriore duro colpo al governo del territorio”, poiché tutto è questo disegno di legge meno che uno strumento per uscire dalla ‘deregulation’ normativa che da decenni affligge la nostra Regione, asservendone il territorio agli interessi speculativi di chi ne ha già mostruosamente cementificato il suolo.»
V.A.S. Campania – a lungo guidata da Antonio D’Acunto, alla cui memoria è intitolato il Circolo di Napoli – è sempre stata in prima fila nella battaglia contro il saccheggio delle aree ancora non edificate della regione, battendosi per una riqualificazione ecologica del territorio e contro ogni progetto di urbanizzazione che peggiori la qualità della vita dei residenti e metta a rischio la tutela della biodiversità, invece di incrementarne le aree di rigenerazione ‘a verde’.
«In totale contrasto con le sue premesse teoriche – prosegue Ferraro – l’attuale proposta di modifica della già manomessa legge regionale della Campania rischia a nostro avviso di costituirne un’ulteriore ‘deforma’, prevedendo irresponsabilmente ampie deroghe ai limiti posti al carico insediativo, proprio laddove l’impronta ecologica di questa edificazione selvaggia ha già prodotto frutti avvelenati sul piano sia ambientale sia socio-economico. Non si contrasta certamente il consumo di suolo lasciando campo libero ad un’assurda intensificazione dell’attività edilizia anche in aree già agricole che, come giustamente osservato dal prof. Dal Piaz, sembra essere il vero movente della proposta Discepolo, istituzionalizzando anziché contrastare l’abusivismo edilizio.»
V.A.S. Campania, alla luce di queste considerazioni, non ha alcun emendamento da proporre ad un disegno di legge che considera globalmente da bocciare, in quanto deleterio per i già precari equilibri ambientali della Campania.
«Da ambientalista, ma anche da ecolinguista – conclude Ferraro – non posso fare a meno di sottolineare la distorta logica da neolingua orwelliana che paradossalmente consente di sostituire in un articolo la parola ‘limiti’ con ‘incentivi’ oppure di estendere ‘ad libitum’ il senso dell’aggettivo ‘pertinenziali’, considerando incredibilmente tali i parcheggi residenziali progettati sull’intero ambito cittadino, imprimendo un ulteriore colpo anche ad ogni progetto di mobilità sostenibile e di fuoriuscita dall’insostenibile logica autocentrica che la giunta di Napoli non sembra voler affatto contrastare.»