Conferenza stampa dell’allenatore della Paganese sul derby al Mazzella di domani pomeriggio tra Ischia e Paganese.
All’andata finì 2-2 al termine di una gara ricca di colpi di scena, specialmente nel finale. E il tecnico azzurrostellato, Gianluca Grassadonia, invita tutti alla massima concentrazione perché l’obiettivo salvezza non è ancora raggiunto. “Non siamo assolutamente vicini alla salvezza – sottolinea -. Non dobbiamo lasciarci ingannare dalla classifica, ci aspetta una partita difficile contro l’Ischia che forse si giocherà l’ultima possibilità di accedere alla salvezza diretta. Ci aspetta una battaglia e dovremo essere determinati senza venir meno dal punto di vista dell’attenzione. Dobbiamo ancora salvarci e dovremo farlo attraverso prestazioni maiuscole. La gara col Benevento un po’ di amaro in bocca ce lo ha lasciato. I ragazzi sono stati bravi a non far giocare il Benevento, forse dovevamo essere più lucidi nel possesso palla, cercando di far loro male in maniera diversa. Qua subentra, però, una questione di personalità e di lettura di certe situazioni. E’ una Paganese che deve ancora crescere, ma si affrontava la prima della classe. Dovremmo rischiare di più la giocata ed eseguire tante cose che si provano durante la settimana. Comunque siamo maturi e sul pezzo. La quota salvezza si è abbassata, tutti possono arrivare a 39 punti. A parte il Catania che non guardo perché verrà fuori. Ripeto, non possiamo adagiarci perché non dovremo metterci nella condizione che le altre facciano i conti su di noi. Quindi il cammino è ancora lungo. In alcune partite, magari, avremmo avuto bisogno di una punta più strutturata, tanto per cambiare modo di giocare quando occorre recuperare. E poi qualche mio giocatore, che tirando troppo la carretta, avrebbe bisogno di rifiatare. Caccavallo, ad esempio, sta avendo qualche difficoltà: anche ieri non si è allenato e da due settimane si allena a corrente alternata. Lui per noi è un giocatore importante, però devo vedere se metterlo subito o farlo subentrare. Le multiproprietà? Non sono d’accordo. Si fa fatica, in questo periodo di crisi, ad avere una società, figuriamoci averne due. Ma preferisco guardare comunque in casa mia”.